Nuova Riveduta:

Salmi 49:16

Non temere se uno s'arricchisce,
se aumenta la gloria della sua casa.

C.E.I.:

Salmi 49:16

All'empio dice Dio:
«Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,

Nuova Diodati:

Salmi 49:16

Non temere quando uno si arricchisce, quando la gloria della sua casa aumenta,

Riveduta 2020:

Salmi 49:16

Non temere quando uno si arricchisce,
quando si accresce la gloria della sua casa.

La Parola è Vita:

Salmi 49:16

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Salmi 49:16

Non temere quand'uno s'arricchisce,
quando si accresce la gloria della sua casa.

Ricciotti:

Salmi 49:16

E al malvagio dice Iddio: «Perchè vai tu parlando de' miei precetti, e ti rechi alla bocca il mio patto,

Tintori:

Salmi 49:16

Al peccatore poi dice Dio: «Perchè stai a recitare i miei comandamenti, ed hai sempre in bocca il mio patto?

Martini:

Salmi 49:16

Ma al peccatore disse Dio: Perché fai tu parola de' miei comandamenti, e hai nella bocca la mia alleanza?

Diodati:

Salmi 49:16

Non temere, quando alcuno sarà arricchito, Quando la gloria della sua casa sarà accresciuta.

Commentario abbreviato:

Salmi 49:16

15 Versetti 15-20

I credenti non devono temere la morte. La distinzione delle condizioni esteriori degli uomini, per quanto grande in vita, non ha alcun valore alla morte; ma la differenza degli stati spirituali degli uomini, anche se in questa vita può sembrare di poco conto, è molto grande alla morte e dopo la morte. L'anima è spesso messa al posto della vita. Il Dio della vita, che è stato il suo Creatore all'inizio, può essere e sarà il suo Redentore alla fine. Il concetto include la salvezza dell'anima dalla rovina eterna. I credenti saranno fortemente tentati di invidiare la prosperità dei peccatori. Gli uomini ti loderanno e ti invocheranno perché hai fatto bene a mettere su un patrimonio e una famiglia. Ma a cosa serve essere approvati dagli uomini, se Dio ci condanna? Coloro che sono ricchi delle grazie e delle comodità dello Spirito hanno qualcosa di cui la morte non può privarli, anzi, che la morte migliorerà; ma per quanto riguarda i beni terreni, come non abbiamo portato nulla nel mondo, così è certo che non porteremo nulla fuori; dobbiamo lasciare tutto ad altri. La sintesi di tutta la questione è che a un uomo non può giovare nulla guadagnare il mondo intero, diventare proprietario di tutte le sue ricchezze e di tutto il suo potere, se poi perde la propria anima e viene gettato via per mancanza di quella saggezza santa e celeste che distingue l'uomo dai bruti, in vita e alla sua morte. E ci sono uomini che possono preferire la sorte del ricco peccatore a quella del povero Lazzaro, in vita e in morte, e per l'eternità? Certamente sì. Che bisogno abbiamo allora dell'insegnamento dello Spirito Santo, quando, con tutti i nostri vantati poteri, siamo inclini a una tale follia nella più importante di tutte le preoccupazioni!

Riferimenti incrociati:

Salmi 49:16

Sal 31:5; 56:13; 73:24; Os 13:14; Ap 5:9; 14:13
Sal 16:10; 86:13; 89:48
Lu 23:46; Giov 14:3; At 7:59

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